A volte i muri sono barriere che limitano la vista e la fantasia ma spesso sono tele vergini dove l’uomo lascia tracce dei propri desideri, preghiere o proteste. Davanti al muro della Contestazione di Praga ho trascorso molto tempo ad osservare le mille scritte e disegni. E’ un caleidoscopio di firme e figure che si sovrappongono tra loro formando altre infinite immagini. Assorto nei miei pensieri ho perso la cognizione del tempo, trovandomi improvvisamente nel ’68.